Un nuovo modo di fare showroom. Insieme. Per supportare il rilancio del settore
Gli spazi del fashion fanno squadra in ottica di sistema. Condividendo la stessa visione di business, negli ultimi mesi sono nate diverse iniziative associative. Offrono servizi e aumentano la visibilità (digitale e internazionale).
Il settore moda, che in Italia produce quasi 80 miliardi di Pil e conta 65mila aziende con 650mila addetti (dati Assomoda), è uno di quelli più colpiti dai ripetuti lockdown imposti dalla pandemia e corre il rischio di veder pregiudicata l’attività della sua filiera, dove al centro operano i distributori e gli agenti di commercio. Una categoria che genera un fatturato di vendite wholesale di circa 5 miliardi di euro e accoglie nella città di Milano pressapoco 30mila buyer ogni stagione. Sono loro i protagonisti di scelte di aggregazione finalizzate a rilanciare il sistema moda italiano, rappresentando le diverse sfaccettature di un comparto con riconosciute potenzialità internazionali.
Alleanze
Ne è un chiaro esempio Best Showroom, la nuova compagine associativa aderente a Confcommercio Milano, che raggruppa le agenzie commerciali di rappresentanza e distribuzione del capoluogo lombardo. L’intento è dare voce, in un momento di particolare difficoltà, a un gruppo di imprenditori proprietari di showroom nazionali e internazionali che, uniti tutti insieme, possano costruire una forza commerciale per la distribuzione di marchi italiani nel mondo, tenendo viva la tradizione e la filiera ancora oggi lustro del made in Italy a livello mondiale. Finora, a partire dallo scorso settembre, l’associazione ha raccolto cinquanta adesioni tra gli showroom multibrand e punta a quota centocinquanta iscritti entro la fine dell’anno. Coralità, visibilità, vocazione al mercato internazionale: sono tutte caratteristiche che contraddistinguono anche la ‘federazione’ Alined Network. Otto soci facenti capo a sette showroom indipendenti (Continuo, Garage Marina Guidi, Je T’aime, M.D.M.7, Spazio38, Style Council & Associati, Vigevano 41) hanno dato vita nel luglio 2020 a un portale online business to business, dai punti vendita ai gruppi d’acquisto, che si propone di garantire un’offerta di settore a tutto campo, dall’abbigliamento all’homewear, accessori, calzature, dalle borse alle fragranze, al femminile e al maschile. In totale, sono approssimativamente duecento i brand rappresentati e circa 22mila i clienti in agenda. “Abbiamo creato Alined Network per l’esigenza di fare squadra in un momento in cui il digital è diventato sempre più forte e fondamentale per raggiungere i clienti in tutto il mondo, e unire le forze è divenuta la strategia vincente”, affermano i fondatori. Il ‘fare sistema’ offre, infatti, vantaggi non solo agli showroom, ma anche ai potenziali acquirenti, che possono di fatto compiere una ricerca di prodotto ad ampio spettro, così come alle aziende produttrici, che acquistano visibilità agli occhi di eventuali nuovi clienti.
“È essenziale – sostengono a loro volta i fondatori di Camera Showroom Milano (Csm) – una visione condivisa del futuro delle agenzie commerciali, che si concretizzerà attraverso lo studio e la risoluzione dei problemi comuni di maggiore interesse. L’implementazione di azioni innovative e l’unione delle risorse costituiranno per gli dei futuro nhovative e associati un innegabile punto di forza”. Ultima nata in ordine di tempo, Csm a dicembre si è dichiarata autonoma, libera, apolitica e indipendente”, dotata di uno statuto su cui vigila il comitato promotore composto da Gigliola Maule, alla guida di Gruppo Zappieri e nel ruolo di presidente, Daniele Ghiselli (AD e direttore esecutivo) ed Elisa Gaito (segretario), titolari degli omonimi showroom, Francesco Lubrano (vice presidente) di Panorama Moda, Francesco Casile (membro fondatore), founder di Casile&Casile Fashion Group, e Mauro Galligari (direttore della comunicazione) di Studio Zeta.
Progetti
Tra i risultati conseguiti da Best Showroom con il contributo propositivo di Assomoda, storica associazione degli agenti e distributori dei settori abbigliamento, calzature, pelletteria, accessori e articoli sportivi, si annovera l’attivazione della garanzia pubblica sulle operazioni di finanziamento diverse dai prestiti bancari tradizionali, quali la cessione del credito, il factoring e il reverse factoring. Un progetto da sviluppare con Guber Banca, che è stato coordinato dall’imprenditore Giulio di Sabato, presidente di entrambe le associazioni, e Mauro Cianti, titolare del marchio di jeans Don the Fuller. Inoltre, Best Showroom ha siglato un accordo con il colosso cinese Greenland Group per un maxi hub della moda a Shanghai, con showroom, concept store e spazi retail per la valorizzazione diretta delle piccole e medie imprese. “I numeri di crescita cinesi sono sotto gli occhi tutti e l’interesse nei confronti del made in Italy pone i nostri stilisti ai primi posti delle preferenze dei i consumatori cinesi”, spiega Di Sabato. Dal canto suo, Alined Network ha avviato una collaborazione in casa con Pitti Connect, che ha consentito ai marchi degli showroom coinvolti di partecipare a Super, il salone womenswer e accessori. Ancora work in progress, invece, il progetto di allargamento del proprio portale ad altri settori contigui e complementari alla moda e al design. Csm, infine, ha stilato sette richieste fattibili a salvaguardia della categoria e del tessile-abbigliamento, tra cui la sospensione degli anticipi delle imposte di giugno e di novembre che, alla luce del crollo della redditività delle imprese, rappresenterebbero un pericoloso aggravio dell’equilibrio finanziario; sgravi contributivi pari al 50% su tutto il 2021 tali da incentivare il minor ricorso possibile ai licenziamenti; aiuti diretti alle piccole e medie imprese; agevolazioni fiscali per i negozi, che si trovano ad avere in magazzino merce svalutata del proprio valore; contributi a fondo perduto per la digitalizzazione degli showroom multibrand.
Fonte: Pambianconews